Nel centro storico, in via S. Antonio, angolo via Tobia, si trova il Palazzo “Adornato–Vermicedari”. Costruito nella seconda metà del 1700, fu parzialmente distrutto dal terremoto del 1783, ristrutturato nel 1804 e adibito a Convento dei Cappuccini e, più tardi, a sede municipale e Ufficio della Pretura. All’inizio del 1900 fu sede di un laboratorio artigianale.
Faceva parte dell’edificio un trappeto a trazione animale per la frangitura delle olive per l’estrazione dell’olio.
Si sviluppa su due piani con un cortile interno e si caratterizza per l’uso dei materiali di facciata, pietre e laterizi legati da malta.
Il prospetto è caratterizzato da un semplice portale in conci di pietra tenera, chiuso in chiave da una voluta; al di sopra un balcone sorretto da mensole decorate con testine antropomorfe. Attualmente il palazzo è in rovina.