Fatto erigere nella prima metà dell’Ottocento da Carlo Ruggiero, venne acquistato dal giudice Capoferro agli inizi del Novecento e rivenduto dallo stesso, nel 1939, alla famiglia Scionti, che lo ha a sua vota spartito in quattro parti.
Durante la seconda guerra mondiale, negli anni dal 1940 fino a parte del 1943, il secondo ed il terzo piano furono occupati dal Comando Battaglione “Lupi di Toscana” Comando Artiglieria. Dalla seconda metà del 1943 e per tutto il 1945, il secondo piano fu occupato dagli sfollati della guerra.
Ѐ strutturato con un impianto ad asse simmetrico sulle vie Garibaldi e Muratori.
Il prospetto principale è definito centralmente da un portale dalle forme tardo cinquecentesche composto da paraste ribattute e concluse da frammenti di trabeazione che sorreggono la balconata sovrastante.
L’impianto planimetrico, così come i prospetti, rispondono a rigide regole di simmetria e assialità.
L’ingresso, con la scala in asse, divide in pianta l’edificio in due parti uguali e, in egual modo, l’impaginato di prospetto è definito da cornici marcapiano che scandiscono i tre livelli, e si conclude con un cornicione sporgente.
Interessante e caratterizzante molti edifici cittadini la soluzione di balconi ad angolo al secondo piano che legano i prospetti lunghi principali con il breve prospetto di testata.